mercoledì 18 dicembre 2013
Convegno nazionale sul Search Marketing: "il mio" ottavo convegno GT
Un altra edizione del Convegno GT (Convegno nazionale sul Search Marketing) e' passata, ecco le mie personali riflessioni sull'evento, ancora una volta davvero eccezionale per la capacita' che ha di coinvolgere, unire e stimolare ormai l'intero settore italiano del SEO
I tre interventi che mi hanno offerto piu spunti
Fra quelli che ho potuto seguire, senz'altro Zanzottera (ormai l'appuntamento coi suoi dati sta diventando un punto fermo del convegno) , Vaccaro , di cui ho davvero apprezzato la grande professionalita' nell 'esporre gli aspetti legati alla vendita dei contratti SEO e infine Bove, diventato il riferimento italiano per le local Search, dato che per questo 2014, per la nostra agenzia sara' probabilmente uno degli argomenti centrali con alcuni dei nostri clienti piu' importanti dell'area SEO.
I relatori a cui daro' 5 stelle
Monari, Quadrella, Pernici e Martin sono talmente fuoriclasse che possono dire quel che vogliono, hanno la mia stima quasi incondizionata.
Poi a Michail Gawel, davvero un grande... il suo modo di esporre , tra l' altro in un paese che non e' il suo, e' davvero un pelo sopra tutti, per energia, simpatia e stimoli: ispiratore!
Saroni (Booking.com) e' stato tra quelli che mi ha sorpreso di piu, positivamente... davvero una grande professionalita e competenza quella che emerge dal suo intervento: chapeau!
Infine Altavilla e Cesarino, 5 stelle perche se no poi Cesarino ci rimane male... e ce la mena fino all'anno prossimo.. :-D Scherzo! Mi sono piaciuti moltissimo, soprattutto per il coraggio e di ripetere uno schema che l'hanno scorso non gli aveva portato troppa "fortuna" ma che invece quest'anno e' stato davvero magnifico!!
Perche' sto sempre nel mezzo
E' stata l ' ottava edizione e non ne ho voluta mai perdere una. Ho sempre fatto in modo di avere qualcosa da dire o comunque di stare un po' in "mezzo" al convegno, vuoi nell'organizzazione (quando lo si faceva a Firenze) , vuoi come relatore o , come quest'anno, come moderatore, per buona pace di Giorgio e Cosmano che me l'hanno fin qui, sempre permesso.
Con GT mi lega un filo che non si e' mai interrotto...visto che per la prima volta c'e chi al convegno, mi ha dato del Lei, posso raccontare che c'e' stato un tempo in cui la comunita SEO italiana, si era praticamente spezzata in due: chi stava con Giorgio e chi no. Io sono fra quelli che orgogliosamente, puo' dire di essere stato sempre dalla parte di "GT" .. non mi sono mai preoccupato di quel che Giorgio faceva coi nostri contributi, (una delle vere ragioni dei problemi di allora, oltre all'invidia di molti) perche' dal Forum , e dal convegno, ho sempre ricevuto molto piu di quel che davo... il mio titolo di "primo Mod Senior" della storia del forum , rimarra' per sempre nella mia bacheca insieme agli scudetti della Fiorentina e alla foto di Antognoni.
Piu' ho potuto dare e piu ho ricevuto.. per questo cerco sempre di fare "qualcosa in piu" per il convegno che starmene seduto in sala ad ascoltare (dove per altro c'e' sempre Rigazio che disturba...)
Fare il moderatore del convegno GT, sembra facile ma non lo e'...
Sul Forum era un impegno faticosissimo, anche se ricco di soddisfazioni, in un convegno e' molto piu agevole, anche se si tratta di sapersi muovere fra le aspettative di chi ha pagato per ascoltare e le esigenze di chi viene li per raccontare quello che sa, per il puro gusto di condividere e conftontarsi con gli altri.
Aspetti che non tutti comprendono fino in fondo.
Con la nuova formula a piu sale in contemporanea aggiungo', si soffre un po, quando non e' possibile seguire gli interventi che si vorrebbero soprattutto per chi modera e resta inchiodato dov'e' ;-)
Ecco quindi, I 5 interventi che avrei voluto vedere e non ho visto
Cilia (ormai un mito della web analytics italiana) e Galli, insieme all altro intervento di Trocca, perche' l'analytics e' strumento fondamentale ed e' sempre importante confrontarsi su certi temi con ragazzi esperti; Paolo Delli Vicario e i ragazzi di BIZUP per i loro due interventi sulla link building dopo la sua "trasformazione" "post penguin"oggi piu che mai argomento croce e delizia del SEO; poi senz'altro il workshop di Altavilla.. e' dai tempi di "BIG TABLE" che non ho piu tanto tempo per studiare il funzionamento di GOOGLE e non c'e' nessuno al mondo che possa raccontarlo meglio di lui ;-).
Infine l'intervento di Giorgio sull'influenza dei social nella SEO (sono interessato a approfondire google+ su tutti)
Questi saranno senz'altro i primi 6 video che scarichero'.
...Sembrava la TOP 11 all time della SEO italiana
Non capita tutti i giorni di vedere tutti insieme i miei miti del Search: in sala c'era addirittura Ettore Peyrot, Mod dell'area SEO del forum HTML.it, primo luogo di riferimento della categoria prima che Giorgio aprisse il forum GT e quando ancora li' imperversava col suo avatar da Tex Willer e il biberon in mano.
Poi FradeFra (rimasto uguale ad allora anche per la verve sempre leggermente polemica :-) ), Low Level (Altavilla), Cesarino, Rinzi e Romeo , pionieri italiani di questo mestiere.. e infine Tanzini, Loguercio e Lupi per me primi riferimenti "imprenditoriali" : Intarget, Admaiora, Sems hanno senz'altro ispirato molti di noi nelle nostre scelte imprenditoriali (Lupi anche per i primi Smartphone... chi non ricorda con affetto il TREO 650 da lui lanciato nel mercato italiano grazie al Blog :-) ??) .
Che dire dell'organizzazione e dello Staff?
Partendo dlla nuova location milanese che definirei perfetta (anche se le sale di Riccione mi piacevano di piu) direi un organizzazione da 10. Magari qualche posto per sedersi o appoggiarsi a pranzo non guastava. Staff? precisi, allegri, bravi e tutti estremamente cortesi... si puo' chiedere di piu'??
Ci vediamo nel 2014! Buon anno SEO a tutti! :-)
mercoledì 26 dicembre 2012
Crawling, indicizzazione e consigli SEO per lo sviluppo di siti per dispositivi Mobile
L'aumento delle connessioni da dispositivi mobile e' un dei fenomeni piu' importanti di questi ultimi mesi, relativamente al mondo del web design e del web marketing in generale.
Anche per la SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca) si pongono, quindi, in maniera sempre piu' forte ed impellente problematiche nuove di fronte allo sviluppo ed alla realizzazione sempre maggiore di siti dedicati alla visualizzazione da dispositivi "mobile".
Fino ad oggi, infatti e prima dell'esplosione dei siti realizzati con tecniche di "Responsive Design" (delle cui implicazioni positive in area SEO ho parlato recentemente al Convegno GT) sono state fondamentalmente due le tipologie di approccio usate per la realizzazione di siti ottimizzati per la visualizzazione da dispositivi "mobile", tipologie, pero', che non hanno mancato di creare piccoli e grandi problemi di crawling e indicizzazione sui motori di ricerca:
- la realizzazione di specifici siti su domini e set di URLs differenti (cioe' i casi in cui si utilizzano ad esempio domini di III livello come m.repubblica.it o m.fiorentina.it o ancora il caso di groupon con i suoi touch.groupon.com, ipad.groupon.com )
- Siti che dinamicamente offrono a diversi dispositivi uno stesso “set di URLs” ma ognuna attraverso un diverso HTML (e CSS) a seconda del “user agent” sia desktop o mobile.
Entrambe queste tecniche (senza dubbio sempre molto valide anche se ultimamente si tende a consigliare l'uso del Rersponsive Design) possono generare e hanno generato diversi problemi di crawling e indicizzazione: nel primo caso , infatti, non e' infrequente per un SEO imbattersi in problemi di "contenuto duplicato" laddove il motore di ricerca non abbia correttamente interpretato la realizzazione della versione del sito mobile parallelamente al sito "descktop" o l'indicizzazione errata di pagine "mobile" che vengono fornite in serp "prima" delle url "corrette"; viceversa l'uso dell' user Agent e la conseguente tecnica di "cloaking" non e' altresi' esente da glitch e problematiche: su forum e in rete in generale, e' possibile trovare documentazione di problemi di "caching" con errata visualizzazione delle pagine (cioe' magari si visualizza la versione mobile del sito a chi naviga da descktop o viceversa) sia quando si tratti di "cache" offerta da certi ISP o per chi naviga dietro a "Proxy" sia per l'anteprima della pagina offerta da Google direttamente nelle SERP.
Per un motore di ricerca, non e' facile infatti riuscire a interpretare sempre correttamente la struttura di navigazione che e' stata impostata per la visualizzazione del sito da dispositivo mobile; Google per esempio utilizza almeno due differenti tipi di "Crawl" per l'analisi e l'individuazione di siti "mobile", il googlelbot-mobile e il piu' recente smartphone googlebot-mobile, che simula l'user Agent di un Iphone (maggiori informazioni qui) e non sempre le cose filano lisce come dovrebbero.
Per dare una mano ai SEO chiamati a rispondere di situazioni "strane" legate all'indicizzazione di siti in versione "mobile" e per un loro corretto "crawling" , ha per fortuna fatto chiarezza Google stesso, nel corso dell'anno appena trascorso, pubblicando in un minisito dedicato indicazioni e suggerimenti chiari e definitivi
relativamente alle best practices per lo sviluppo di siti Mobile per ognuna delle due diverse "metodologie" di realizzazione sopra citate:
- Realizzazione della versione de sito Mobile con "redirect" via "User Agent”, Google chiede e espressamente suggerisce anche l’uso di “ HTTP Vary Header” per ottimizzare e risolvere eventuali problemi di caching di certi ISP e proxy servers, ma anche come suggerimento al “GoogleBot-Smartphone” (“as a hint for GoogleBot-Smartphone to crawl the site”) a comprendere meglio la configurazione / struttura mobile del sito.
- Realizzazione della versione per mobile su URL diversi, Google suggerisce di utilizzare il rel=alternate sul sito “desktop” e il rel=“canonical” sul sito mobile.
Vers. Desktop:
"link rel="alternate" media="only screen and (max-width: 640px)" href="http://m.example.com/page-1" "
Vers. Mobile:
"link rel="canonical" href="http://www.example.com/page-1" "
(fattibile anche via "sitemap")
E' da notare come esplicitamente Google suggerisca questo tipo di indicazioni (per chi vuole approfondire ),
come le uniche in grado di far comprendere correttamente e senza possibili errori e/o glitch di crawling e conseguente indicizzazione, la struttura del sito mobile e , lato SEO, come nel caso dei siti realizzati su set di URLs diverse sia l'unico modo per far "passare" il corretto valore e link "juice" dei Backlink anche alla
versione "mobile".
Comprendendo le preoccupazioni e le indicazioni di Google, si comprende bene anche come mai, sempre nello stesso articolo, Google indichi le tecniche di sviluppo tramite "Media Queries" via CSS (ossia il "Responsive Design") come "la terza via" consigliata e raccomandata dal motore stesso, visto che non necessita di alcun suggerimento o indicazione alternativa nello sviluppo del codice, che realizzando un solo HTML, su stessi set di URLs risulta senza dubbio il piu' semplice da comprendere (e indicizzare) da parte dei motori di ricerca (anche Bing pare infatti d'accordo ;-) Google
giovedì 6 ottobre 2011
venerdì 1 luglio 2011
"LikeRank" & Google+ ...la corsa al futuro del Search
Con il lancio di Google+ (e tutto l'insieme di nuove features collegate) si e' dischiuso ufficialmente quello che qualche anno fa pensavamo come "quale sara' il futuro del Search?" :
Prima ancora, infatti, di pensare alle novita' di questi giorni in termini di "Social Network" (con il tormentone che non mi piace sul chi e' meglio Facebook o Google+? :-) ) vorrei fare una riflessione sugli aspetti e sull'impatto che queste hanno sul mondo del Search ( e del SEO).
L'operazione Google+ e +1, non e' soltanto una operazione "anti-facebook" ma ha a mio avviso una ragione profonda legata al "cuore" di Google e al "Search" al "Motore di ricerca".
Se ieri era il solo "link" l'ingrediente di base di ogni algoritmo di ranking, la cui evoluzione aveva portato a soluzioni (geniali) come il "pagerank" e alla nascita stessa di Google, oggi sappiamo bene che non puo' essere piu' cosi'... il "voto" verso un documento o una risorsa web, non viene piu' soltanto espresso da un "link html" ma ha acquisito una fondamentale importanza ai fini della qualita' del ranking, l' "apprezzamento delle persone", il comportamento degli utenti .
Google lo ha capito da anni, da quando, per esempio, ci ha "regalato" prima la toolbar, poi urchin/google-analytics, strumenti utilissimi si per noi, ma certamente straordinari per comprendere l'apprezzamento e il comportamento degli utenti verso risorse e documenti web... e' stato il primo Google e anche l'unico, acquisendo negli anni un controllo pressoche' totale ed una evidente egemonia su certi tipi di dati "comportamentali" : bounce rate, tempi di permanenza, pagine viste, visite, tutte metriche che sono certamente entrate negli algoritmi del "ranking".
Poi c'e' stata l'attenzione sul comportamento degli utenti in SERP, quello che inizialmente chiamavamo "social search" che arrivo' a permetterci di suggerire risultati, eliminarne altri, muoverli a piacimento.. probabilmente collezionando ancora dati "utili" al motore nella sua eterna, "pura negli intenti " ricerca alla qualita' dei risultati (per forza perche' per un motore perdere la qualita' significa morire!), ma ancora una volta dati "proprietari" e interni a Google.
Poi e' esploso il mondo dei "social" da una parte e "delle app" dall'altra e per la prima volta forse in quasi 20 anni Google ha visto nascere intere aree circoscritte della rete (non solo web) dove non solo non era piu' il "soggetto protagonista" ma dove si e' "spostata" una gran parte della attivita' online degli utenti e con essa una gran parte di dati "comportamentali" che per la prima volta venivano ad essere "fuori dalla portata" diretta di Google.
Prima "Android" ..bello, progetto fantastico, ma soprattutto "open" per contrastare spazi proprietari ormai di terzi (Apple su tutti) e riguadagnare terreno sugli accessi al web tramite "app" e strumenti "extra-browser" su cui Google aveva perso il controllo , poi oggi Google+ per cercare di far parte e riprendersi "il mondo dei social" e tutti i dati relativi...
Dati troppo importanti per non cercare di recuperare... oggi infatti in termini di "ranking" di ingredienti e di "voti" se vogliamo semplificare possiamo dire che , chi ha un sito (pochi) vota con i link, chi non c'é l'ha (molti di piu') vota con un "like" !
A mio giudizio l'enorme sforzo di Google di creare uno strumento social che possa sperare di raggiungere una significativa fetta di mercato nasce proprio da questa esigenza primaria di riprendere un importantissimo terreno perduto, forse l'unico terreno veramente perduto da Google dalla sua nascita a oggi... e di non trovarsi costretto ad avere bisogno per la prima volta di dati "non suoi" , "non gratuiti", "non liberi" e di riscoprirsi quindi piu' "debole" in un futuro non troppo lontano.
Basta pensare infatti: "meglio un "like" sul mio sito messo da 10 utenti qualsiasi o un unico "like" messo dall'account di Brietney Spears con i suoi milioni di followers?"
Non vi ricorda qualcosa? :-)
Nuovi algoritmi "sociali" sono senz'altro alle porte e si porteranno con se la necessita' di poter disporre direttamente dei dati e delle metriche coinvolte... non dubito che presto, molto presto cominceremo a sentir parlare di robe tipo "LikeRank" !
domenica 2 gennaio 2011
Internet si e' fatto in tre! (e non e' morto nessuno...)
Alla luce dello sviluppo del mondo delle "app" per smartphone e tablets da una parte e dei Social Network "chiusi" dall' altra, possiamo ancora parlare solo di "web" marketing, o faremmo meglio a espandere il concetto ad un piu' ampio "internet marketing" ?
Una delle discussioni piu' interessanti del 2010, e'stata a mio giudizio, quella scaturita dall' articolo di Wired Usa (il web e' morto) che sanciva la fine del web a favore del mondo delle Applicazioni.
L'articolo basava la sua tesi su osservazioni oggettive del tipo di consumo di rete e di utilizzo di internet a livello globale, che sta vedendo un rallentamento della crescita della navigazione "browser centrica" a favore di altri tipi di utilizzi.
Troppo netta forse come visione, ma e' indubbio che la discussione che ne emerge apre effettivamente uno scuarcio verso i nuovi scenari che ci troviamo ormai di fronte nel ns lavoro di "marketer digitali" gia' oggi.
Il web forse non e' ancora morto ma e' chiaro che ormai nella comunicazione digitale (o nel marketing online) non e' piu' l' unico elemento:
Direi che i "mondi" sono tre, nettamente separati da loro da barriere tecniche, operative, di tipologia di approccio e di sviluppo, ma anche altrettanto necessariamente e meravigliosamente interconnessi :
1) il web come lo abbiamo sempre conosciuto (il www, i siti web, la mail, ecc)
2) le "app" (con tutti gli usi di comunicazione che una azienda puo' fare) e quindi l'uso dello strumento "internet" fatto non piu' attraverso il browser e il protocollo http
3) i mondi chiusi e le "reti private" imposti dal boom dei social network (facebook su tutti) e i nuovi spazi digitali di comunicazione e promozione che si sono li' aperti.
Tre ambienti, simili ma enormemente diversi, che oggi complicano lo scenario del marketing digitale e della classica comunicazione "online", caratterizzati come sono, ognuno da diverse possibilita' di "utilizzo", diversi forme di promozione, diverse tipologie di comunicazione, diversi strumenti, ecc ecc
Aziende clienti da una parte, e noi addetti ai lavori, agenzie e consulenti, dall ' altra ci troviamo di fronte ad un panorama estremamente piu' ampio e variegato rispetto a pochi mesi fa.
C'e da rimpiangere quando il dibattito era incentrato su cose tipo "se fai un sito dovresti anche avere nozioni di SEO", viene da ridere...
Oggi portare una azienda "online" o meglio "fare marketing usando Internet" implica una gamma di skill e competenze molto piu' ampi ed implica inoltre la capacita' di "declinare" gli obiettivi di una azione di marketing non solo nel "web" (e gia' bastava...) ma in ognuno di quei tre "grandi mondi" .
Il punto di partenza nonche' forse il nodo cruciale, resta la "visione strategica", la capacita' di visualizzare un quadro complessivo e generale di attivita' e azioni, che sappia interpretare le necessita' e gli obiettivi, fornendo le giuste linee guida e indicando le migliori strade e i migliori strumenti da adottare....
Compito che si fa ogni giorno piu' arduo, come ogni giorno piu' arduo , e' ahime', trovare consulenti e agenzie davvero competenti a livello progettuale e strategico nel settore specifico ma appunto "ampissimo" della comunicazione online.
C' e' il rischio, infatti, di disperdere energie, o dimenticare opportunita', fare troppo, troppo poco o fare male, se si hanno visioni parziali, troppo verticali o se, peggio, ci si affida a skill e consulenze prettamente "tecniche" e/o troppo "distanti" dalle logiche del marketing, della pubblicita' e della comunicazione:
La comunicazione digitale, multipiattaforma, aperta e globale e' una materia ormai matura dove gli spazi per l'approssimazione e l' improvvisazione stanno finendo... e sempre di piu' a fronte di una fortissima richiesta di "specializzazione" e verticalita' vi e' un esigenza di visione "orizzontale" di capacita' progettuale e di organizzazione strategica..entrambi "mestieri" rari e spesso "sottovalutati".
E voi che ne pensate? Come vi state organizzando davanti a questi scenari? Voi che scelte avete fatto?
(fra qualche giorno, poi, vi annuncio ufficialmente le mie! ;-) )
- Posted using BlogPress from my iPad
Una delle discussioni piu' interessanti del 2010, e'stata a mio giudizio, quella scaturita dall' articolo di Wired Usa (il web e' morto) che sanciva la fine del web a favore del mondo delle Applicazioni.
L'articolo basava la sua tesi su osservazioni oggettive del tipo di consumo di rete e di utilizzo di internet a livello globale, che sta vedendo un rallentamento della crescita della navigazione "browser centrica" a favore di altri tipi di utilizzi.
Troppo netta forse come visione, ma e' indubbio che la discussione che ne emerge apre effettivamente uno scuarcio verso i nuovi scenari che ci troviamo ormai di fronte nel ns lavoro di "marketer digitali" gia' oggi.
Il web forse non e' ancora morto ma e' chiaro che ormai nella comunicazione digitale (o nel marketing online) non e' piu' l' unico elemento:
Direi che i "mondi" sono tre, nettamente separati da loro da barriere tecniche, operative, di tipologia di approccio e di sviluppo, ma anche altrettanto necessariamente e meravigliosamente interconnessi :
1) il web come lo abbiamo sempre conosciuto (il www, i siti web, la mail, ecc)
2) le "app" (con tutti gli usi di comunicazione che una azienda puo' fare) e quindi l'uso dello strumento "internet" fatto non piu' attraverso il browser e il protocollo http
3) i mondi chiusi e le "reti private" imposti dal boom dei social network (facebook su tutti) e i nuovi spazi digitali di comunicazione e promozione che si sono li' aperti.
Tre ambienti, simili ma enormemente diversi, che oggi complicano lo scenario del marketing digitale e della classica comunicazione "online", caratterizzati come sono, ognuno da diverse possibilita' di "utilizzo", diversi forme di promozione, diverse tipologie di comunicazione, diversi strumenti, ecc ecc
Aziende clienti da una parte, e noi addetti ai lavori, agenzie e consulenti, dall ' altra ci troviamo di fronte ad un panorama estremamente piu' ampio e variegato rispetto a pochi mesi fa.
C'e da rimpiangere quando il dibattito era incentrato su cose tipo "se fai un sito dovresti anche avere nozioni di SEO", viene da ridere...
Oggi portare una azienda "online" o meglio "fare marketing usando Internet" implica una gamma di skill e competenze molto piu' ampi ed implica inoltre la capacita' di "declinare" gli obiettivi di una azione di marketing non solo nel "web" (e gia' bastava...) ma in ognuno di quei tre "grandi mondi" .
Il punto di partenza nonche' forse il nodo cruciale, resta la "visione strategica", la capacita' di visualizzare un quadro complessivo e generale di attivita' e azioni, che sappia interpretare le necessita' e gli obiettivi, fornendo le giuste linee guida e indicando le migliori strade e i migliori strumenti da adottare....
Compito che si fa ogni giorno piu' arduo, come ogni giorno piu' arduo , e' ahime', trovare consulenti e agenzie davvero competenti a livello progettuale e strategico nel settore specifico ma appunto "ampissimo" della comunicazione online.
C' e' il rischio, infatti, di disperdere energie, o dimenticare opportunita', fare troppo, troppo poco o fare male, se si hanno visioni parziali, troppo verticali o se, peggio, ci si affida a skill e consulenze prettamente "tecniche" e/o troppo "distanti" dalle logiche del marketing, della pubblicita' e della comunicazione:
La comunicazione digitale, multipiattaforma, aperta e globale e' una materia ormai matura dove gli spazi per l'approssimazione e l' improvvisazione stanno finendo... e sempre di piu' a fronte di una fortissima richiesta di "specializzazione" e verticalita' vi e' un esigenza di visione "orizzontale" di capacita' progettuale e di organizzazione strategica..entrambi "mestieri" rari e spesso "sottovalutati".
E voi che ne pensate? Come vi state organizzando davanti a questi scenari? Voi che scelte avete fatto?
(fra qualche giorno, poi, vi annuncio ufficialmente le mie! ;-) )
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